Out of the night that covers me, Black as the Pit from pole to pole, I thank whatever gods may be For my unconquerable soul. In the fell clutch of circumstance I have not winced nor cried aloud. Under the bludgeonings of chance My head is bloody, but unbowed. Beyond this place of wrath and tears Looms but the Horror of the shade, And yet the menace of the years Finds, and shall find, me unafraid. It matters not how strait the gate, How charged with punishments the scroll. I am the master of my fate: I am the captain of my soul. William Hernest Henley INVICTUS Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come un pozzo da polo a polo, ringrazio gli dei, qualunque essi siano per l'indomabile anima mia. Nella feroce morsa delle circostanze non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia. Sotto i colpi d'ascia della sorte il mio capo è sanguinante, ma indomito. Oltre questo luogo di collera e lacrime incombe solo l'Orrore delle ombre, eppure la minaccia degli anni mi trova, e mi troverà, senza paura. Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita, io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo e lesivo di cotanta bellezza. Consiglio la visione di questa magistrale interpretazione: http://www.youtube.com/watch?v=FozhZHuAcCs Massimo McMutton |
giovedì, marzo 10, 2011
Quale miglior augurio del poter essere INVICTUS???. Augurio a me, dunque!!!
Sopresa: i vostri soldi non sono in banca!!!Ma non è una novità (e men che meno un problema). Critica ai Signoraggisti.
martedì, marzo 08, 2011
Quando un Popolo smette di esserlo...

“La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione”
Art. 1, Comma 2. Costituzione.
Non c’è sovranità se non c’è Popolo, e la Costituzione è minata nelle sue fondamenta se viene “spopolata”.
Si pone,quindi, una questione identitaria. Quando non si è più Popolo?
Riporto di seguito il mio Credo civico.
(gradito qualsiasi contributo ad un suo "completamento"...possibilmente nella stessa forma "credo che un popolo smetta di esserlo")
Credo che un Popolo smetta di esserlo quando digerisce fuorvianti “mezze notizie” non per incompetenza riguardo argomenti di cui difficilmente potrebbe avere cognizione, ma solo perchè sprofondato in un’ignavia paralizzante che gli fa preferire l’accettazione consapevole di una verità snaturata al faticoso impegno nella ricerca di una verità più autentica.
Credo che un Popolo smetta di esserlo quando lo infervorano più i calci ad un pallone che quelli alle sue palle
Credo che un Popolo smetta di esserlo quando la sua coscienza democratica e civica ritorna ad uno stato embrionale, e, come magistralmente (ossia, con intento da magister) disse una volta Padoa Schioppa, “una coscienza democratica e civica matura richiede che i cittadini siano coscienti di eleggere qualcuno che li guidi, non che li segua, o peggio, che li assecondi.”
Credo che un Popolo smetta di esserlo quando i Padoa Schioppa diventano una rarità introvabile
Credo che un Popolo smetta di esserlo quando, nonostante qualche sporadico Padoa Schioppa esista ancora, vota un Sig.Cromagnon qualsiasi..
Credo che un Popolo smetta di esserlo quando, seguendo il precetto di Padoa Schioppa, ha votato il precedente Sig. Cromagnon con l’intento di farsi guidare
CREDO CHE IL POPOLO STIA SMETTENDO DI ESSERLO.
Massimo Mc Mutton