lunedì, marzo 26, 2012

Breakfast with Pereira.

Un uomo che sprofonda tra le onde di un altro, nel suo profilo con cappello. Era un libro da grandi, lo si capiva dalla copertina, e forse è stato il primo libro che ho letto sentendomi grande. In veranda a pancia in giù, la moquette era stata tolta da poco, con i chiodi sporgenti che aprivano sorrisi ai calzini. Saltavo le pagine e poi ricominciavo sempre da qualche "Sostiene". Non so quante cose capissi, ma non potevo fare a meno di darmi un tono durante l'esplorazione. Limonata zuccherata con cui ornare di patacche le pagine. L'omelette era una frittata magra, diceva mia madre, io non mangiavo quasi niente e preferivo qualcosa di aspro e dissetante. E poi i coccodrilli, che non erano solo dei dinosauri minori. Questo me l'aveva raccontato il mio papà. E la solitudine e le stanze di una città che io immaginavo proprio come non era e sarebbe dovuta essere.

Stamattina ci ho ripensato, e se avessi avuto le uova una omelette alle erbe me la sarei fatta.
Per fortuna che, almeno, ho comprato i limoni.

Alessio MacFlynn







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