Loredana Lipperini e Giovanni Arduino hanno scritto Morti di fama - Iperconnessi e sradicati tra le maglie del web (ed. Corbaccio), un libro per indagare le conseguenze della ricerca ossessiva della celebrità sul web attraverso l'analisi dei meccanismi che fanno girare la macchina sforna-clic. Il tempo di internet condiziona i consumi e riuscire a restare a galla diventa una gara dove l'asticella sembra alzarsi sempre più in alto. In questa maratona, dove il successo si costruisce o si compra, a farla da padroni non sono gli astri emergenti 2.0. Le sterminate possibilità che il web offre per poter promuovere se stessi, sono state monetizzate dalle multinazionali che hanno potuto regolare le proprie strategie sui gusti espressi dagli utenti sui Social Network e dalle stesse piattaforme che hanno raccolto i dati spontaneamente forniti. Guadagnare "poco da moltissimi", questa è la nuova teoria economica. E per farlo, bisogna illudere i moltissimi di essere protagonisti.
Dunque soffiare sul narcisismo è la strada che le multinazionali della microfama perseguono, diffondendo l'idea che ognuno può farcela.
Spostandoci su un gradino più in basso, troviamo la nanofama: "più piccola, più forte e più concentrata", così viene presentata nel libro. Nanofama è un meme, ovvero una foto con una didascalia, magari un fotomontaggio particolarmente azzeccato o un hashtag che coinvolge un gran numero di utenti. La loro circolazione raggiunge il picco nel giorno stesso in cui vengono diffusi e tanto rapidamente si eclissano. In questa categoria rientrano anche le foto e i video dei gatti.
In un articolo del Time datato 2009 dal titolo YouTube Effect: Making Money From Viral Videos, c'è la storia dell' "Elvis dei gatti" sul web: Keyboard Cat, ovvero un gatto che "suona" la tastiera. Carl Schmidt, il proprietario, racconta di aver digitalizzato il filmato da una vecchia videocassetta e di averlo postato su Youtube nel 2007. In quell'anno il numero di visualizzazioni era di 3,2 milioni, per un guadagno di 20.000 dollari solo grazie alla pubblicità sul video. Oggi il numero di visite si avvicina rapidamente ai 33 milioni e i profitti si attestano sui 100.000 dollari. Il documentario di Vice dal titolo Lil'Bub and friendz, di cui ha parlato anche Rivista Studio in questo articolo, accenna al modello di partnership che si crea attorno ad un video virale. Grazie alle statistiche su visualizzazioni e diffusione, Youtube segnala al proprietario di un video la possibilità di monetizzarlo tramite la pubblicità e siglare una partnership. Dal momento in cui viene aggiunta la pubblicità, il guadagno è di un dollaro ogni mille visualizzazioni, diviso a metà tra Youtube e l'utente che possiede il video (ma non i diritti). Ed è a questo punto che entra in gioco tutto il profitto collaterale che si può ottenere grazie allo sfruttamento della popolarità del video: gadget di ogni tipo, dalle magliette alle cover per smartphone, da vendere su un sito oppure durante uno degli eventi dedicati al fenomeno.
L'Internet Cat Video Festival, visto il successo della prima edizione tenutasi l'anno scorso alla Minnesota State Fair, quest'anno si sposterà in quattordici città americane per un vero e proprio tour. Il Festival prevede proiezioni dei video più celebri di Youtube e la presenza di alcune star (per la serata di Brooklyn, dove parteciperà Lil' Bub, il prezzo del biglietto è di 20 dollari). In una delle date del tour ci sarà anche Grumpy Cat, il caso di successo del momento. Da nanofenomeno dei meme è riuscito ad ottenere sempre più popolarità, fino ad essere insignito, pochi giorni fa, del Friskies Lifetime Achievement Award. Con questo premio, Friskies (marchio della Nestlé Purina NetCompany) ha voluto festeggiare il suo nuovo testimonial. Nonostante non siano state rese note le cifre, questo accordo è solo l'ultima operazione commerciale che ha goduto dell'immagine del gatto più famoso di Internet. Dietro al suo successo c'è Ben Lashes, fondatore dell'agenzia A Weird Movie e "agente dei meme". Nella scuderia di Lashes fanno parte anche il famoso Keyboard Cat e Nyan Cat, il gatto volante in 8-bit da 102 milioni di visite. Lashes sfrutta ogni spazio possibile per riuscire a trarre profitto il più velocemente possibile dalla portata di un fenomeno virale su internet. Dall'editoria al mondo del cinema, l'invasione dei fenomeni del web non risparmia i cosiddetti old-media, approdo più ambito dalle web-celebrità.
..esiste un mare sterminato di persone-marchio, che grazie a Internet e ai meccanismi che - viene detto loro - permettono in sei semplici click di brillare nel mondo, sognano la fama. Anzi: la microfama.
Ben Lashes |
La ricerca del successo sul web passa per la ridefinizione di sé attraverso pochi e semplici passi: vendere se stessi, costruire un me-logo e ottenere il maggior numero di click. La visibilità non ha più nulla a che vedere con i contenuti, ma diventa l'attività a cui dedicare la maggior parte del tempo e degli sforzi. Il ricambio è costante, e per questo motivo se c'è qualcuno che non riuscirà a tenere il ritmo, ci sarà subito un altro a prendere il suo posto. La creazione del marchio Grumpy Cat e il guadagno che i suoi padroni sono riusciti ad ottenere grazie alla sua immagine, può essere un esempio di questo peculiare ciclo economico che non si accontenta di arrivare al consumatore, ma gli chiede di diventare parte del sistema produttivo. Il nostro bisogno di attenzione è diventato il carburante per condizionare stimoli e consumi, la condanna all'oblio virtuale è un pungolo costante che non permette di aprire gli occhi sulle contraddizioni della nostra realtà. Morti di fama, grazie ai suoi spunti, è un libro che ferma per un attimo quella ruota su cui corriamo nell'illusione di arrivare da qualche parte.
Alessio MacFlynn
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