Ti prego, prendi tutte le iniziative necessarie per bloccare la pubblicazione del libro. E, ti prego, cerca di perdonarmi questa rottura.
(Raymond Carver, Lettera a Gordon Lish)
Di cosa parliamo quando parliamo d'amore era il titolo che Gordon Lish, amico ed editor di Raymond Carver, scelse per intitolare la raccolta di racconti dello scrittore americano, pubblicata nel 1981. Quando Carver si vide consegnare la nuova stesura, completamente stravolta dai tagli di Lish, la sua compagna, Tess Gallagher, percepì il rischio di tale divergenza. Temendo che Raymond potesse ricadere nella depressione, ricominciando a bere dopo quasi un anno senza alcool, lo convinse ad accettare le direttive del suo editor. Il sogno di Carver, il pensiero che gli permise di non sprofondare dopo questo accanimento nei confronti delle sue storie, era di poter vedere finalmente ripubblicato Di cosa parliamo... senza i pesanti tagli di Lish.
Purtroppo non ebbe il tempo necessario per poterlo fare.
Principianti, uscito negli Stati Uniti nel 2009, raccoglie integralmente i diciassette racconti che Carver aveva consegnato nelle mani del suo editor nella primavera del 1980. L'edizione, arricchita anche grazie al lavoro della stessa Gallagher, ha restituito ai lettori di Carver tutti i dettagli che erano stati distrutti con delle grandi X dalla mano di Gordon Lish. Nonostante i problemi legati alla pubblicazione del libro, e il desiderio dello scrittore di annullare la stampa, esiste una registrazione di Raymond Carver mentre legge Di cosa parliamo... . Il programma radiofonico si chiamava Tell Me a Story e quella con Carver, prestatosi felicemente al progetto, era la prima puntata. Il brano venne registrato in un motel di Palo Alto, il 3 febbraio del 1983. Grazie a questo passaggio radiofonico, oggi abbiamo la possibilità di ascoltare l'unica registrazione esistente di Di cosa parliamo... letta dal suo autore.
Ho dovuto adattare la traduzione originale di Riccardo Duranti, traduttore sia della versione del 1981, sia di Principianti, in modo che i sottotitoli seguissero la veloce lettura di Carver. Per questo motivo ho dovuto modificare alcuni passaggi, nel tentativo di far coincidere al meglio le parole e l'audio (il testo inglese fu ulteriormente ripulito per essere trasmesso in radio).
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