Appunti su Bologna: Par Tòt

Sfogliando "La Repubblica" di domenica, lo stupore è inevitabile. Nello spazio dedicato a Bologna e provincia, non si trova neanche uno straccio di notizia. Quale notizia? La Par Tòt, ovviamente!
Proviamo a raccontarvela.

Par Tòt,ovvero la parata per tutti. Una festa collettiva che celebra l'autogestione e la creatività,in uno sforzo di volontà partecipata che esplode ogni due anni tra le strade di Bologna. Mentre scorre il serpente della Par Tòt, vengono in mente tanti titoli letti o sentiti in giro. "Giovani senza..." è la definizione più ricorrente. Senza futuro,senza speranza,senza lavoro. E invece questa generazione dei "senza" regala una prova di entusiasmo tale, che si percepisce quanto si stia sprecando a tenere fuori dai giochi "la parte peggiore del paese" (cit.) . Non sono solo gli studenti e i ragazzi che organizzano e lavorano alla creazione dei laboratori. La forza di questi gruppi è la composizione eterogenea dei laboratori e di chi vi partecipa. Quella mescolanza di colori e di suoni da tutto il mondo,scorre per le strade della città,contagiando chiunque si lasci pizzicare. Insetti giganti di cartapesta,fragorose bande di percussionisti,danzatori dipinti,acrobati instancabili e pirati all'assalto delle cantine. Ci si riempie gli occhi e lo spirito, in una Bologna riconquistata dai sorrisi. Anche questa città è spesso accompagnata da una frase di rito nostalgica e un pò stanca. "Non è più quella di una volta." Nel corso degli anni le amministrazioni comunali non hanno saputo prendere provvedimenti efficaci per far fronte ai disagi reali della città. Il tanto citato "degrado" è stato contrastato con misure drastiche,ma che hanno nascosto la polvere sotto al tappeto e lentamente soffocato alcuni tratti distintivi della "Piccola Parigi" italiana. Per chi volesse approfondire questo tema, Report ha dedicato una puntata molto interessante sulla trasformazione avvenuta all'ombra delle due torri.

 E poi arriva la Par Tòt. Ed è immediato capire quanto sia grande la voglia di esprimersi e di stare insieme di questa città,culla storica degli studenti di tutta Italia. 62 laboratori gratuiti,quasi 50 associazioni e gruppi spontanei,dove la cultura e la creatività sono stati il mezzo ideale per scambiare le proprie capacità e le proprie storie.  E' raro poter partecipare ad eventì così fantasiosi e così eterogenei. Sembra quasi di essere catapultati in  un' altra Italia,dove l'arte non è lasciata appesa ad un chiodo. E' un vero peccato che la notizia non abbia avuto lo spazio necessario sugli organi di informazione. Ma non importa. Grazie anche al tema di questa edizione, la Par Tòt ha dimostrato ampiamente che il vero lusso non risiede nell'apparenza. Se ve la siete persa, ora non avete più scuse per non esserci.

Alessio MacFlynn





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