"A Lampedusa sbarcano talmente tanti immigrati che se porti una conchiglia all'orecchio senti il rumore di un gommone" Spinoza.it
Tutti contenti, dunque, che si stia tentando di scongiurare l'arrivo di questi inutili derelitti che tanto è lesivo della nostra società.
Ma, piaccia o no, non poca è la nostra dipendenza economica dall' immigrazione, e, a dichiararlo, è proprio il Governo.
Per comprendere il discorso che si farà in seguito, è necessario premettere una nozione.
Periodicamente viene stimato un fabbisogno di immigrazione relativo ad un determinato obiettivo di crescita, e, vista la deriva dei nostri indicatori demografici (popolazione sempre più vecchia e tasso di natalità tra i più bassi al mondo), non c'è prospettiva diversa da quella di dipendere sempre più da lavoratori stranieri.
Detto ciò, secondo il "Rapporto 2011" del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il fabbisogno medio di lavoratori stranieri si attesta, per il periodo 2011-2015, a 100 mila unità annue, mentre, per quello 2016-2020, a 260 mila unità annue.
Facendo un rapido computo si arriva ad una media di 1 milione e 800 mila immigrati in dieci anni.
Poiché questo è il dato di fatto, credo non ci si possa permettere di non crescere economicamente a causa di una xenofobia paralizzante.
Più costruttivo sarebbe, invece, analizzare quella problematica riconosciuta come principale motivazione di "difficile digestione sociale" del fenomeno migratorio:la criminalità.
A riguardo, terrei a precisare che, a differenza del sentire comune, non sono soli gli stranieri ad essere pericolosi. Gli autoctoni non sono da meno.
Secondo il "Rapporto sulla criminalità" del Ministero dell'Interno, nel 2006, la percentuale di denunciati/arrestati stranieri per alcuni reati più importanti non si attesta quasi mai su un valore che superi il 50%. Uniche eccezioni per il furto con destrezza (68%) e lo sfruttamento della prostituzione (56%).
Per quel che riguarda le violenze sessuali, che tanto sono care agli spettatori dei telegiornali, sono riconducibili a questi ultimi nel 38% dei casi.
Inoltre, poiché la politica quasi mai utilizza come interlocutore la testa degli elettori, prediligendo generalmente la pancia, ci si focalizza sempre sui reati contro la persona, che più efficace ed immediata presa fanno sull'uditorio, tralasciando sempre i reati da "piani alti", in cui posso azzardare una sparuta presenza straniera.
Seppure non si volesse dar credito alle statistiche (la cui autoritaria provenienza, però, non lascia spazio al dubbio), e si volesse presumere che il 100% dei reati fosse di matrice straniera, in primis, non significherebbe che tutti gli stranieri siano dei criminali, e poi, rimarrebbe un puro problema di lotta alla criminalità, che non dovrebbe curarsi della provenienza del soggetto incriminato.
Se qualcuno commette un reato, che importanza ha il suo essere autoctono o alloctono?
Inoltre, molti dei reati perpetrati dagli immigrati dipendono fortemente dalle condizioni in cui quest'ultimi versano. Chi non sarebbe più spronato al furto se non avesse di che vivere?
Sia ben chiaro che non voglio fingere che non esistano uomini votati alla criminalità, che farebbero del male solo perché quello è il loro stile di vita, ma, sicuramente, le condizioni contestuali incidono molto sulla formazione della coscienza civile.
D'altronde, è proprio questo il motivo per cui la criminalità organizzata mette più facilmente le radici in luoghi dimenticati da Nostro Signore.
Vorrei, inoltre, invitarvi ad un esercizio mentale.
Se foste voi a dover attraversare il mediterraneo in condizioni così precarie, e trovaste ad accogliervi un ambiente altamente ostile, siete realmente sicuri che non sfoghereste la vostra rabbia con atti criminali?
La condizione umana supposta nell'esercizio mentale è talmente estranea alla maggior parte di voi (o meglio, di noi), che, forse, non sareste (saremmo) neanche in grado di rispondere.
Non c'è via percorribile alternativa a quella dell'incentivare l'integrazione...NE GUADAGNEREMMO TUTTI!
Massimo McMutton
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13 commenti:
Vai a far questo bel genere di discorsetti da intellettuale del cazzzo a quel ragazzo a cui oggi 4 Rumeni hanno amazzato a suon di botte il padre, dopo che stava tentando di difenderlo da una rissa scoppiata nella piazza in cui c'era addririttura una gruppo ( o forse meglio dire una banda, visto che erano ben in 12 ) ed erano per lo più tutti ubriachi. Ora da perfetto mona quale sei, mi verrai a dire che queste cose succedevano anche una volta e senza immigrati, non è vero? Bè, hai proprio ragione, il problema non sono gli immigrati, il vero problema in Italia sono tutti quelli contorti come te.
Non è colpa mia se non hai capito il discorso, e, peraltro, non vedo proprio che cosa ci sia da offendere.
1) ho sentito anch'io la notizia e ne sono rimasto colpito.
2) non so se ti ricordi che anche noi abbiamo avuto notizie di cronaca nera altrettanto agghiaccianti (bambini sciolti nell'acido-"traditori" uccisi con la mazza chiodata dopo che gli erano stati cavati occhi e orecchie e tagliata la lingua...etc...etc...)
Aaaahhhh noooo!!! Scusaaaa!!! Erano italiani!!! Allora non conta!!!
3) i rumeni non sono extracomunitari, quindi, non c'è niente che tu possa fare perché non vengano in italia.
4) Non mi pare che io abbia detto che queste cose vadano fatte passare sotto silenzio. ANZI!!! Questa gente in carcere deve andarci e rimanerci!!! E' un problema di sistema italiano se questo non avviene.
5) Mi guardo bene dall'essere un intellettualoide del cazzo, perché io per campi ci sono andato. Non so tu. E non è certo un caso se fossi l'unico italiano in mezzo ad una marea di africani e slavi che si spaccavano il culo dalle 4 di mattina alle 8 di sera.
BEH!!! Se anche uno di questi poveracci che hanno lavorato con me non è degno di essere trattato come un animale, è giusto che non si generalizzi!!!
Perfetto, senti, allora forse quel tuo bel discorso non l'ho capito benissimo.
Allora, correggimi, se non sbaglio, mi dici che:
In Italia, abbiamo bisogno di gente che venga a lavorare dall'estero !!! Rapporto del ministero del lavoro... Bè sai, Mi domando se sono mai andati a lavorare ( sul serio ) quelli che stanno al ministero...
E qui ti chiedo:
ma al sud, ..non dicono che c'è continuamente bisogno di creare nuovi posti di lavoro ?
I Napoletani, ( o al sud in genere ) non sono mica sempre un casino disoccupati ? Bè sai anche al Nord, ci sono dei padri di famiglia che hanno perso il posto e non riescono a trovane un'altro...
... e allora, noi diamo lavoro agli stranieri ?
Sai c'è qualcosa che non mi quadra.. Ah Ah, Si Si gli Italiani che non vogliono più fare certi lavori di bassa manovalanza...., ma scendi dalle nuvole ma va là, a chi la dai a bere.
Finché si da lavoro a gente fuori regola nei campi di raccolta del pomodoro, è così perchè a qualche mafioso gli fa comodo sfruttare la manovalanza in nero della nuova schiavitù.
Senza contare che chi fa questi lavori, ( che finiscono per essere fatti in nero ) porta via il lavoro a chi lo dovrebbe fare in regola.
Eh.. certo, non è mica un problema tuo, ma è un problema istituzionale, tu intanto fai entrare di tutto ( così la mafia e i datori di lavoro senza scrupolo se ne aprofittano e prendono a calci in culo i lavoratori Italiani, perchè se non ti comoda tanto c'è un negro che lavora per meno busta paga di te )
Per quello che riguarda la criminalità, Sai che è vero !!!! HAI PROPRIO RAGIONE TU !!!
Gli Italiani sono proprio più banditi degli stranieri, ne combiniamo proprio di tutti i colori ( sempre le solite fonti del ministero dell'interno... )
Vedi, se siamo già nella merda noi... che cosa portiamo a fare altri potenziali delinquenti in Italia ?
Ma tu, sei mai stato in Romania ? Bè una delle ultime volte che ci sono stato, i miei amici Rumeni mi hanno detto che a Bucarest, la criminalità era quasi del tutto scomparsa.
Sai, era stato appena dopo che la Romania era entrata a far parte della comunità Europea.... devo aggiungerti altro ? Ma Ci Sei ?
Si, caro, hai capito proprio bene, ho un sacco di amici Rumeni e non ho mai detto che sono tutti dei criminali.
Quelli che hanno voglia di lavorare, lo fanno anche a casa loro.
Se hanno fame, piantano i pomodori anche a casa loro, senza venire a fare gli schiavi in Italia ad ingrassare papponi e boss mafiosi.
Quando è finita la seconda guerra in Italia, era tutto distrutto e non c'era rimasto più nulla, ma per i nostri padri, significava solo che c'era da rimboccarsi le maniche perchè c'èera tutto da fare.
Non mi venire a raccontare delle terre lontane piene di povertà, gurda piuttosto ai guai in casa nostra che ne abbiamo già abbastanza.
Aspetta... Aspetta, adesso ho capito, è vero, la criminalità che viene dall'estero... NON E' UN PROBLEMA TUO, ma è un problema delle istituzioni.
Così, noi tutti che paghiamo le tasse ( perchè tanto quelli che raccolgono i pomodori nei campi di lavoro in nero non le pagano ) o almeno ( pagano meno tasse, ...visto che lavorano tanto ma vengono pagati poco ) e per queste poche tasse che vengono "inequamente" raccolte, le spendiamo per lo a controllare.... Ma dai, per piacere...
Sai cosa penso, ...che a qualcono fa proprio comodo che entri in Italia, la BASSA CRIMINALITA'.
( magari quelli che spingono altri a sostenere ...l'integrazione, il libero ingresso, la bontà, la carità. E sotto sotto chissà quali interessi veramente ci sono )di certo non lo vengono a dire agli Italiani.
Sai, in Italia ( pese ricco ) c'è sempre bisogno dei pesci piccoli che spacciano, che traficano in cose losche ( per poter campare, sai.. ormai in nome di quel diritto si può passare sopra a tutto il resto ).
Io abito nella zona delle rapine nelle case, sai dove arrivano di notte con il gas soporifero e quando la gente si risveglia al mattino si ritrova proprio ..in mutande anzi senza anche quelle. Oh, Oh
Eh si, sono sempre successequeste cose, anche una volta succedeva di continuo...Solo che non c'era il gas soporifero. Chissà come facevano a quei tempi.
Aspetta, aspetta però, è anche questa un'invenzione moderna ...degli Italiani, quelli mascalzoni di prima, che si sono modernizzati e fanno sto genere di rapine...e poi danno la colpa agli stranieri, ovvio.
Ma scusa, cazzo, se hai sotenuto proprio tu che è una questione, e cito testualmente le parole TUE:
molti dei reati perpetrati dagli immigrati dipendono fortemente dalle condizioni in cui quest'ultimi versano.
Allora, mi vuoi dire che chi è cresciuto in una terra di dittatura e kalashnikov, quando viene in Italia si comporta come un perfetto cittadino modello ?
Ah già dimenticavo... Testuali Parole tue:
Non c'è via percorribile alternativa a quella dell'incentivare l'integrazione...
Ma se dobbiamo ancora finire di integrarci tra di noi Italiani.... Non tra Nord e Sud, Ma tra quelli di buon senso e quelli che non c'è l'hanno.
Ovvio, io faccio parte di quelli che non c'è l'hanno.
Stammi bene e metti al testa a posto, va..
Spero di riuscire ad essere esaustivo,vista la quantità di argomenti trattati nel tuo commento.
Allora:
1) Non è assolutamente una stronzata che i ragazzi italiani non abbiano voglia di fare lavori di bassa manovalanza.
Non c'è un mio coetaneo, o meglio, una quantità sufficiente di miei coetanei (ho 23 anni, quindi, credo di avere una certa cognizione dei ragionamenti di un ragazzo sul suo futuro) che dimostri di voler fare il manovale o la colf.
E sai che cosa te lo dice? L'enorme quantità di gente che si iscrive all'università e poi , lì dentro, ci prende la pensione.
O, peggio ancora, quelli che la laurea se la prendono e poi sono a spasso!!! E posso assicurarti che non sono pochi...
E non mi si venga a dire che questi ultimi hanno fatto una brutta fine perché i posti di lavoro che avevano sognato con i loro master in economia e in giurisprudenza sono stati indebitamente rubati dagli immigrati.
2)Se il governo ha prodotto un documento del genere, è semplicemente specchio della realtà dei fatti. Io non credo di entrarci niente. Inoltre, mi pare un pochino azzardata una pubblicazione così impopolare se non c'è un reale problema di fabbisogno di lavoratori.
3) Non sono d'accordo che tutti i latifondisti agrari siano dei delinquenti. Personalmente, ho lavorato presso un'industria agraria (ho deciso di farlo per vedere come fosse e non lo augurerei neanche al mio peggior nemico!!!) e mi hanno fatto un contratto per 2 MESI di lavoro.Ciò non toglie che ci siano altri bastardi che si fanno pagare dagli immigrati per assumerli, con la promessa spesso tradita di metterli in regola...
E, peraltro la quantità di lavoro di cui si necessità nei campi rende disincentivante il lavoro in sé. Nei campi si lavora da quando il sole sorge a quando tramonta!!!
Questo comporta che un ragazzo italiano (anche se non tutti, ma è la domanda aggregata che è importante,) per essere disposto a fare un lavoro del genere, chiederebbe uno stipendio che renderebbe non economico il lavoro. E' questo il motivo per cui non si va a lavorare per campi.
4) Le percentuali sui reati che ho riportato non indicano che gli italiani siano più delinquenti degli immigrati. Volevo semplicemente sfatare il mito che tutto l'illegale che accade in italia sia da attribuire agli stranieri.
Inoltre, come ho detto, si parla sempre e solo di reati verso la persona, che fanno sempre più presa sulle menti (una rapina fa più audience di mille evasioni fiscali), mentre dei reati finanziari (prerogativa degli italiani, visto che sono reati da persone ricche), non si parla mai.
Parliamo adesso della Romania. E' normale che, se si decide di far entrare nel trattato di Schengen la Romania, non si può impedire ad "alcuni" rumeni di venire in Italia. Mica un rumeno ce l'ha scritto in faccia che è un delinquente. Se viene e fa il delinquente lo punisci. Se viene e fa una lavoro che altri non vogliono fare, lo fai lavorare.
Inoltre, che la Romania sia entrata nell'Unione Europea fa comodo anche all'Italia, visti gli interessi che le industri italiane hanno nell'est europa.
E se, nonostante l'immigrazione che arriva in Italia (che, peraltro, ad ora, è anche minore di quella che arriva in Francia e in Germania), le industrie italiane decidono di dirottare la produzione nei paesi dell'est, creando disoccupazione, la colpa è della struttura economica dell'Italia, non della Romania.
La Germania non ha aumentato la produzione esterna a discapito di quella interna.
Questo giova alla Romania, perché crea al suo interno posti di lavoro. Quelli che decidono di venire comunque qui (anche se nel post si parlava di immigrati che vengono da posti molto più poveri), vengono perché non trovano lavoro per colpa della disoccupazione strutturale che c'è li, nonostante gli investimenti dall'estero!!!
5) Tu mi parli della ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale. Allora, per coerenza, parlami anche di quando, dopo la prima guerra mondiale, vista la nostra condizione di estrema povertà, eravamo noi gli emigranti che andavano a spaccarsi il culo e (in alcuni casi... ma non tutti!!!) ad esportare la criminalità.
E' probabile che qualche figlio di emigrante non avrebbe avuto di che vivere se un suo genitore non avesse deciso di intraprendere quel viaggio.
Non abbiamo avuto sempre una bella accoglienza (è normale avere paura di qualcosa che non si conosce). NON ERA GIUSTO!!! NON E' GIUSTO!!!
6) Ci credo che tu paghi le tasse, ma che l'Italia sia un paese in cui si pagano le tasse è una delle più grandi stronzate che abbia mai sentito. Gli unici che pagano realmente le tasse sono i dipendenti pubblici (come i miei genitori), e qualche esercente o libero professionista virtuoso.
E pur vero che in Italia si pagano troppe tasse, e molta della sua economia non esisterebbe se non fosse sommersa (questo è un problema enorme), ma ricondurre il problema dell'evasione fiscale all'immigrazione mi sembra che crei un nesso causa-effetto che proprio non esiste.
7) Queste illazioni, che spero vivamente non fossero rivolte a me, su queste presunte persone che sotto la bandiera dell'integrazione nascondono altri interessi, sono solo un'espressione di populismo.
O mi dai delle informazioni fondate in base alle quali permettermi di darti ragione, oppure, queste considerazioni generiche tienitele per te!!!
8) "Chi viene da una terra di dittatura e di Kalashnikov" non ha avuto modo di apprendere un comportamento civile proprio perché ha dovuto imparare a vivere di esperienze, non meno di chi, in Italia, è nato in mezzo ad una strada. L'integrazione (che, in questo caso vale per entrambi i soggetti) serve proprio a questo, ossia, ad insegnare come si possa (anzi, si debba) vivere nel rispetto delle libertà altrui, e di come ci si possa sostentare in maniera legale. Chi non lo impara, va reintegrato attraverso il carcere.
Infine: se Nord e Sud non si sono integrati è colpa di entrambi. Il Sud (di cui mi guardo bene dal dare un'immagine di vittima) ha spesso mal affrontato le sue problematiche.
Il Nord, ha sempre fatto di tutto perché il sud non migliorasse, godendo della possibilità di riversare colpe (e rifiuti industriali) nel Sud). Non è forse vero che dei finanziamenti nazionali ed europei, solo una piccolissima parte è andata al sud (qualche cosetta in Sicilia), mentre, tutto il resto è stato investito al Nord?
Ps: la mia testa sta bene dove sta... =)
Ps: Al punto due il discorso vale anche per il rumeno che viene e fa un lavoro che vuole fare anche un italiano ma lo fa ad uno stipendio minore o lo fa meglio. E' una questione di concorrenza con imprese che lavorano con costi minori o in maniera più efficiente.
Ps: Punto 8: espedienti
Bè su qualche punto ti dò un pò di ragione, ma non propro su tutto sai?
Al punto 1
Hai ragione e sono molto preoccupato per i ragazzi italiani di oggi, vedi tu hai 23 anni, io quasi 50.
Lascia che ti spieghi, non sono potuto andare all'università, mio padre, a suo tempo, non aveva i soldi neanche per pagare il mensile del bus.
Tuttavia, da solo, in quasi 30 anni di lavoro, ho maturato un'esperienza da KILO. ( adesso nel mio campo, mi confronto con ingegneri senza particolari problemi )
Nonostante questo, nel mio campo, posso neppure mettermi in proprio, non avendone titolo, la legge 46/90 non me lo consente.
Oggi in Italia per poter fare qualcosa..., serve ( almeno )un titolo, poi quando c'è l'hai, come tutti sappiamo, ti gratti lo stesso.
I tempi sono cambiati e tutto è diventato più difficile, sopratutto per i giovani. ( ma anche per i meno giovani e per i padri di famiglia )
Tuttavia, sai.. ( per esempio )oggi per fare l'infermiere serve un titolo un pò più impegnativo rispetto ad una volta, ( te lo dico perchè ho una zia in pensione che ha fatto l'infermiera da una vita )una volta bastava solo un triennio e poi ( mi pare) completavi con la frequenza obligatoria (o una cosa del genere ). Oggi il triennio non basta più, serve una quasi laurea.
Va, bè... Se ne può discutere, ma non è questo il punto.
Cosa mi racconti delle infermiere Rumene che dopo l'entrata della Romania in Europa hanno soppiantato il poto alle nostre?
Nulla da dire sulle infermiere Rumene, bravissime, magari anche laureate, mentre le nostre no, che ne so.. Non è questo il punto.
Ma mii chiedo, sti poveri Rumeni che sono ammalati nel loro letti d'ospedale in Romania, la quale già ha degli ospedali che.... salvati !! se gli scappano anche le infermiere brave ? Adesso cosa facciamo, gli mandiamo le nostre di la ??
Ah, va bè certo perchè no, i Rumeni sono equiparati agli Italiani e gli Italiani sono equiparati ai Rumeni, che le nostre infermiere se vogliono andare a lavorare, ma che vadano in Romania... li adesso ci sono un sacco di posti liberi. ( forse )
Non credi che in altri settori sia accaduto lo stesso ?
Guarda che non sono posti rubati agli italiani dagli immigrati, sono i nostri governanti che li hanno regalati.
Se una corrente politica in un dato paese, facesse in modo ( con delle leggi ) che mi venisse regalato un posto di lavoro proprio in un quel paese. Nel quale si vive meglio che nel mio, si viene meglio pagati, ecc.. ed io grazie a questo mi trasferisco e stabilisco lì. E poi magari con il tempo, acqusto anche il diritto di voto.
Ma secondo te, cazzo... quando sono lì, VOTERO' PER L'OPPOSIZIONE a quella corrente politica che a suo tempo mi ha fatto vincere la lotteria ?
Sai, poi non serve arrivare al diritto di voto, basta avere dalla propria parte tanta ma tanta gente, ( non importa chi sono ) più ne hai dalla tua parte e più sei forte. ( o se preferisci, più hai peso )
Non ti chiedo di afferrare nessun concetto. A sto punto, pensala come vuoi.
Al punto 2
Mi sa che sei ancora giovane e senza malizia, caro mio.
Se oggi al governo c'è la sinistra, il documento di governo pende a sinistra. Se oggi al governo c'è la destra, pende a destra !!
Ma addirittura, non serve che ci sia un govrno di..., in Italia basta che ci sia l'incaricato a redigere quel documento ( e un pò di gente nello stesso ufficio ) di...
Un po come i telegiornali, quelli di berlusconi dicono...questo e quelli filo sinistra, dicono...quello.
Se leggi sempre lo stesso giornale tutti i giorni, allora è meglio che leggi topolino.
Se invece leggi tutti i giornali, butta via il tre quarti di quello che c'è scritto e credici la metà.
per gli altri punti, se vuoi, ci vediamo domani, perchè adesso vado a dormire. Stammi bene
Wow. Un confronto intergenerazionale niente male!!!
Non sono in grado di rispondere a quest'ora.
Troverai il mio commento puntuale domani sera.
Buonanotte. =)
Sai una cosa, mi ha così colpito la tua risposta al punto primo tanto che non riesco più a staccarmene, sopratutto quando mi dici che c'è chi si iscrive all'università e li ci prende la pensione... ( lo sapevo già ).
Sai parlo con degli ingegneri di poco più della tua età e mi raccontano dei loro ex professori. ( certe merde di persone che non isegnano per passione... )
ALT c'è ne sono di veramente bravi, per quel poco che ho studiato io, ne avevo uno di particolarmente bravo in elettrotecnica.
Va bè, riconosco anche che il mio seguente modo di pensare non è condivisibile da tutti, però secondo me, in particolare i professori di lettere servono ma...solo fino ad un certo punto, se si va oltre servono solo a generare altri professori di lettere.
Visto che in Italia l'orientamento governativo è di dare il 50% delle ore a lettere e il 50 % di ore alla matematica.
In un mondo sempre più altamente tecnologico, non rischiamo più di rimanere indietro, ...abbiamo già perso il treno da tempo e tutte quelle " lettere " ora, ci tocca mangiarcele ( se ci riesci ) perchè è difficile monetizzare certe cose. ( intendo dire, gli Hipod e la tecnologia in genere, produce più ricchezza e posti di lavoro che non il Dante )
Per oggi ho un impegno, ho sempre troppi impegni, pertanto, oggi non ci sarò fino a tardi.
Asta la vista
Allora: ho un mio compagno di squadra rumeno che fa l'infermiere.
Il lavoro è decisamente pesante (caricare a peso morto sulle spalle un uomo non è facile).
Per il resto non so dire. Non ho cognizione di come funzioni il mondo degli ospedali, ma se mi dici che le infermiere rumene hanno soppiantato quelle italiane, ti credo.
L'unica cosa che mi lascia perplesso, è la possibile motivazione.
Gli infermieri nelle strutture pubbliche (sono la maggior parte) credo abbiano uno stipendio fisso, deciso a priori dallo stato, non come in una struttura privata, per cui, a parità di stipendio, l'unico motivo che potrebbe far propendere per le infermiere rumene è la bravura e la solerzia.
Ma non so...
Per quello che riguarda il documento, volevo semplicemente dire che una pubblicazione del genere porta via molti voti, quindi, mi pare strano che sia stata fatta e non ce ne fosse reale bisogno.
Arriviamo al problema delle università.
Le materie umanistiche, sebbene difficilmente monetizzabili, sono molto importanti.
Creano coscienza civica e sociale.
Il problema principale, invece, è l'abbondanza di studenti in materie come l'economia e la giurisprudenza. Che cavolo ci dovremo fare con tutti sti avvocati???
Io, personalmente, studio economia, ma il mio ramo è più orientato alla politica economica (spero di occuparmi in un'istituzione nazionale o sovranazionale), quindi, non faccio parte di quella nutrita schiera di sedicenti Marchionne o Montezemolo (PER FORTUNA!!!)
Hai ragione nel dire che in italia c'è troppa ostilità nei confronti delle materie scientifiche. E' un problema che viene inculcato nelle menti degli alunni a partire dalle elementari.
Questo fa si che coloro che decidono di intraprendere ugualmente un percorso universitario scientifico, siano veramente molto molto determinati.
Questo ha due risvolti: uno positivo e uno negativo.
Quello positivo è che le facoltà scientifiche, non essendo ad alta frequentazione, hanno un livello medio molto alto.
Quello negativo è che, sebbene sforniamo alcune menti molto brillanti, che ci invidiano nel resto del mondo, non abbiamo, invece, a differenza di altre nazioni in cui la cultura scientifica è più radicata, una flotta di laureati medio/bravi che svolgano mansioni non eccessivamente qualificate. Questo è il motivo per cui le nostre menti brillanti vanno via, e noi importiamo menti dall'estero perché i nostri laureati in materie scientifiche non
soddisfano il fabbisogno.
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