Ivan è nato e cresciuto a San
Pietroburgo. Ha 24 anni, finirà l'università a luglio, in corso, ma da un
paio d'anni ha già aperto un business con un amico. Perché vuole
mettere via abbastanza soldi per comprare una macchina e un appartamento. E potersene così finalmente andare dalla Russia. Mi dice: “In Russia, se
vuoi, puoi fare molti soldi. Ma qui non si vive bene.” È certo di
voler andare a vivere all'estero, anche se non ha ancora deciso dove.
Ivan investe tutto il suo tempo e le sue energie nel lavoro. E mi
spiega come fa a finire l'università in tempo. “Io di studiare
non ho tempo. E quindi pago e non do gli esami. Tutti quelli che
lavorano fanno così.” Vedendo che rimango interdetta continua.
“E questo è niente! Lo sai che qui nelle università pubbliche ogni anno vengono
distribuite un numero limitatissimo di borse di studio che si fanno
carico di tutte le spese universitarie? Sono destinate agli studenti
più meritevoli e riceverle è molto prestigioso. Quindi i genitori
benestanti, dietro le quinte, pagano un sacco di soldi perché i loro
figli ottengano il diritto di studiare gratis.” Ivan ridacchia. “È
buffo, no? Qui da noi si può comprare tutto. Se conosci qualcuno da
cui comprarlo. Per esempio, se faccio un incidente, chiamo il
poliziotto della centrale del quartiere, lo conosco. E loro arrivano
più in fretta e mi aiutano subito. Basta pagare qualcosa e non c'è
problema.” Gli chiedo se anche nella sanità funziona così.
“L'assistenza sanitaria qui è gratuita. Ma se ti serve qualcosa in
particolare si può pagare. Per esempio, alcuni ragazzi, io compreso,
si fanno fare un certificato falso per evitare di fare il militare
(il servizio militare in Russia è obbligatorio e dura un anno, ndr).
Mi è costato 20.500 rubli (circa 512 euro)! Ci sono perfino delle
agenzie specializzate per questo. Basta cercarle su Google, si
trovano subito. Ma hanno un nome ufficiale, tipo 'Agenzia
specializzata in affari medici e militari'. O qualcosa del genere. Tu
paghi, e loro organizzano tutto.” Io penso all'Idiota e a Rogozhin, che offre tutta la
sua fortuna per comprare Nastasja Filippovna... si vede che il
pensiero mi rattrista, perché Ivan mi sorride e dice “Dai
non fare quella faccia, Giulia! Andiamo, ti offro un caffè...”
Giulia McNope
Giulia McNope
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