La Antena. Un mondo senza voci.

"La Antena" è il film muto del XXI secolo. In una città dove il potere politico non è più velatamente dittatoriale, le persone hanno perduto il diritto alla parola,e le loro voci sono state rubate e intrappolate dalla forza repressiva del governo. L’atmosfera è ripresa in bianco e nero, come il colore dei filmini delle vecchie dittature, prima che i colori sgargianti delle pubblicità celassero così bene le nuove. La scelta e l’azzardo di voler riprendere la lezione di Fritz Lang riesce a creare lo sfondo ideale per un dramma in cui si specchia così fortemente l’attualità. 
La storia segue le vicende familiari di un riparatore di televisioni che vive proprio accanto ad una delle più grandi star della città: La Voz, ovvero l'unica persona ancora dotata di voce. La Voz lavora in televisione e ammalia gli spettatori grazie al suo dono unico. Mr Tv, il terribile padrone della città, cerca in tutti i modi di farla sua, ma lei non cede e chiede in cambio che suo figlio possa riacquistare la vista. Saranno proprio lei e questo bambino i due personaggi chiave della vicenda, poiché entrambi rappresentano un rischio per la città senza voci. La pellicola si avvale, più che di virtuosismi tecnici, di una grande originalità supportata da un modo diverso di usare la tecnologia cinematografica. Gli effetti speciali si limitano a pochi accenti, lasciando che nel film venga mantenuta la percezione di un' artigianalità perduta. Ciò che rende straordinario il film sono le piccole accortezze, come i riferimenti e gli omaggi ai grandi autori del muto. La colonna sonora, inoltre, è particolarmente efficace e i suoni sono scelti con grande cura. Per tutto il film sentirete l'inequivocabile rumore delle vecchie cineprese, che regalerà, soprattutto nei momenti di silenzio, la sensazione di avere davanti una pellicola appena ritrovata in un vecchio cinema abbandonato. Le parole che non vengono pronunciate, sono espresse sotto forma di didascalie dinamiche che scorrono sui volti dei personaggi, come fossero delle vecchie locandine sovietiche. Ho trovato questo film particolarmente spettacolare,sia per la scelta stilistica,sia per il contenuto. La provenienza non deve lasciare sorpresi,dato che l'Argentina ha una discreta esperienza in tema di dittatori e politici col vizio di spadroneggiare. Ed è proprio grazie a questo drammatico trascorso storico che nel film alcuni personaggi sono resi tanto bene nella loro crudeltà.

Non può non saltare agli occhi il personaggio di Mr Tv,  il padrone dei mezzi di comunicazione e del governo. MrTv controlla tutta l'informazione e vorrebbe arrivare ad eliminare ogni sorta di opposizione, rubando anche le parole e non solo le voci. Proverà a farlo, cercando di ipnotizzare tutta la popolazione grazie alla manipolazione de La Voz, che sarà condannata a partecipare al diabolico piano.

La sfida di questa piccola produzione sudamericana è stata accolta con grande entusiasmo e premiata con diversi riconoscimenti. Utilizzare uno stile narrativo vecchio quasi quanto il cinema, reinventarlo e dargli nuova vita, ha permesso a molti spettatori di immergersi nel fascino antico delle pellicole dimenticate e dei grandi maestri di un cinema che ancora non smette di ispirare le nuove produzioni.

Un’ultima nota. 
Mr Tv, quest’uomo senza scrupoli, indossa sempre un cappello per nascondere la pelata, che cerca di camuffare con una specie di parrucchino dipinto direttamente sul cranio.
Davvero non vi ricorda qualcuno?

Alessio MacFlynn


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